Sentiero “Caular” dell’allume

Dislivello in salita: 500 m
Dislivello in discesa: 500 m
Durata: 3 ore
Difficoltà: E
Sviluppo del percorso: 8,4 km
Acqua: non sono presenti fontane o sorgenti lungo il percorso
Attrezzatura necessaria: scarponi da trekking e indumenti a strati tecnici
Attrezzatura aggiuntiva consigliata: bastoncini da trekking.
Pranzo: colazione al sacco
Percorso (traversata): Fango (150 m), Monte Cito (220 m), Piazza de La Pera “Caulare” (380 m), Piazza S.Barbara (160 m), Piazza Maio (130 m).
Presenza di acqua potabile:
Non sono presenti fonti lungo il percorso
Percorso con quote altimetriche:
Località Fango (150 m), Monte Cito (220 m), Piazza de La Pera “Caulare” (380 m), Piazza S.Barbara (160 m), Piazza Maio (130 m)
Località sul percorso, eventuali punti di appoggio:
Monte Cito, presente un agriturismo nelle vicinanze; Piazza de La Pera “Caulare”, presente un agriturismo nelle vicinanze.
Caratteristiche e descrizione del percorso, ed eventuali peculiarità storiche, culturali, naturali, paesistiche:
Il percorso parte dall’antico borgo agricolo del Fango, nel comune di Lacco Ameno, dove attraverso un sentiero (oggi per la maggior parte strada carrabile) bordato di rose canine, valeriane, ginestre, mirti, eriche e lentischi, conduce fino al campo fumarolico di Monte Cito (220 m). Qui i gas sono costituiti per la maggior parte da vapore acqueo, ma sono presenti anche piccole concentrazioni di altri elementi, tra i quali i solfati che danno origine all’alunite, minerale da cui poi si ricava l’allume. Nel campo fumarolico, è inoltre presente una flora caratteristica ed in particolare il Pycreus Polistachios (papiro delle fumarole). L’itinerario prosegue percorrendo una mulattiera “via dei carri”, che in epoca storica era usata per trasportare l’alunite dalla zona di estrazione a quella di lavorazione e poi al porto di Casamicciola. Il sentiero è delimitato dalle tipiche murature a secco (“le Parracine”). Si prosegue, attraverso un bosco di castagni, verso valle e ci si raccorda col sentiero di collegamento che porta alla zona che era destinata alla lavorazione dell’allume. L’ultimo tratto di questa strada sterrata, per arrivare alla zona cosiddetta delle “Caulare” (le caldaie), è lastricata con la tipica roccia locale (il tufo verde). Si arriva a questo punto in una zona sub pianeggiante, ricoperta di castagni, dove era sita l’industria di lavorazione dell’allume. In questa zona sono ancora riscontrabili le vasche di lavorazione dell’alunite (le Caulare appunto). Quella meglio conservata ha un diametro di circa 5 metri ed un’altezza di 1 metro. L’itinerario, proseguendo tra i castagneti, si collega ad una strada carrabile che raggiunge il Piazzale di via S. Barbara, da dove si gode di una bellissima vista dall’alto di Casamicciola, Lacco Ameno e della terraferma. L’itinerario si conclude, sempre su strada carrabile, con l’arrivo a Maio, antico centro di Casamicciola, da dove è possibile raggiungere le antiche zone termali di Bagni e la Rita.
Mantieniti in contatto con noi